Questo progetto editoriale nasce da un atto di presunzione: portare l’educazione sanitaria, in tutte le sue forme e tematiche, all’interno delle Scuole Medie Superiori.
Salus, quadrimestrale per la cultura e la salute, è infatti interamente dedicato alla realtà scolastica e si rivolge alla vasta comunità che vive, lavora e dialoga in questo grande e variegato contenitore che è l’istruzione: studenti, insegnanti e famiglie. L’ambizione di questa pubblicazione è mettere in rete le scuole del territorio piemontese attraverso il dibattito e la riflessione critica su temi importanti dal punto di vista della salute collettiva, non solo per gli studenti, ma per tutti coloro che quotidianamente si spendono nel complicato e delicato settore della formazione.
Aprire un dialogo tra giovani, famiglie ed insegnanti, attraverso uno strumento didattico e informativo interamente loro dedicato e da loro costruito, ha l’obiettivo di creare una comunità critica che raccolga, elabori, e riformuli l’informazione in base alla sua attendibilità.
Per ogni numero di Salus verrano quindi proposte diverse tematiche che avranno da un lato la valutazione scientifica, certificata e fruibile, di un gruppo di esperti; dall’altro saranno gli stessi lettori-autori ad elaborare dubbi, riflessioni o semplici narrazioni sugli argomenti proposti.
Per tale ragione come garanzia delle informazioni divulgate l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Torino sarà il referente istituzionale e la fonte di ricerca scientifica sul territorio locale.
Il quadrimestrale, che inizia con queste righe la sua vita editoriale, è stato sostenuto da un interrogativo semplice ma non scontato: perché non fare delle Salute un sinonimo lessicale ma anche concettuale della parola cultura, inaugurando così una “didattica della salute”?
Per rendere possibile l’incontro tra scuola e Salute non è infatti sufficiente l’attività scolastica e didattica ordinaria, sempre più avvilita e vilipesa da una politica che non la sorregge, ma anzi la scorraggia fino alle sue estreme conseguenze.
L’idea di Salus è quindi proprio quella di lavorare negli spazi bianchi, nei vuoti di sapere, dove si riscontra un’enorme esigenza di informazione e di comunicazione.